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Le Patologie cardiache: intervista al dott. Gaetano Contegiacomo

 

Il dott. Gaetano Contegiacomo è il cardiologo che riceve presso il nostro centro polimedico. Ve lo presentiamo in questa intervista in cui ci parla di alcune patologie ricorrenti tra i pazienti. Il dott. Contegiacomo, attualmente, è Co-direttore dei Laboratori di Emodinamica del gruppo “GVM Care & Research” Area Bari presso le Cliniche “Anthea”, “Santa Maria” e “Villa Lucia” a Conversano (Ba).

Sono un cardiologo che si occupa di attività interventistica da più di 20 anni. Più in particolare, mi occupo del trattamento di patologie cardiache e vascolari nelle quali è possibile un trattamento correttivo non di tipo chirurgico ma di tipo percutaneo, cioè non invasivo. Stiamo parlando di patologie coronariche ovvero infarto acuto, angina stabile o instabile. Mi occupo anche di patologie vascolari. In questo caso, si tratta dei restringimenti delle carotidi (arterie che portano il sangue al cervello), le patologie arteriose e aterosclerotiche delle arterie degli arti inferiori che solitamente danno la difficoltà a camminare e che possono portare anche all’amputazione. Inoltre, mi occupo di patologie dell’aorta addominale soprattutto gli aneurismi dell’aorta che vengono curati con trattamenti endovascolari detti “Evar” o endoprotesi dell’aorta addominale. Infine, vi è il mio cavallo di battaglia da dieci anni ovvero il trattamento della stenosi valvolare aortica dell’anziano. E’ una patologia che interessa fino al 3% della popolazione, è trattata chirurgicamente ma ove non sia possibile perché il rischio è elevato, è possibile trattarla con un trattamento endovascolare attraverso un accesso percutaneo (TAVI). Sono anche impegnato in trattamenti correttivi, alcuni dei quali a carattere sperimentale, su altri apparati valvolari in modo particolare sulla valvola mitrale

Ci sono delle fasce d’età particolari che riguardano tali patologie?

Il coronarico è dedicato a tutte le fasce d’età. Per la cardiopatia ischemica si va da una età minima di 30-35 anni  fino ai 90 anni ed oltre. Poi ci sono patologie che sono per lo più appannaggio degli ultraottantenni, come le valvulopatie degenerative