Laureato nel 2017 con Lode presso l’Università degli Studi di Bari.
Specializzato con lode nel 2022 in Reumatologia presso l’Università di Pisa.
Attualmente Dottorato di Ricerca presso la UOC di Reumatologia dell’Università di Pisa.
Revisore ed autore di pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Relatore, su lavori di ricerca, in numerosi congressi Nazionali ed Internazionali. Vincitore per l’anno 2022 di riconoscimenti da parte della Società Nazionale di Reumatologia (SIR).
Si occupa delle patologie reumatologiche ed in particolare delle connettiviti sistemiche e di Sindrome di Sjogren.
Specialista nella diagnostica strumentale reumatologica, in particolare:
- Ecografia muscoloscheletrica
- Ecografia delle ghiandole salivari maggiori
- Capillaroscopia
Formazione acquisita presso la Società Europea di Reumatologia (EULAR) e presso la Società Italiana di Ecografia Muscolo-scheletrica (SIUMB) delle quali ne è membro
ECOGRAFIA MUSCOLOSCHELETRICA
L’ecografia muscoloscheletrica è un esame che valuta muscoli e articolazioni. Utile per caratterizzare la presenza di alterazioni degenerative o infiammatorie. Causa comune di dolori e infiammazione articolare, infatti, sono rispettivamente l’artrosi (degenerazione della cartilagine articolare) e le artriti infiammatorie croniche (infiammazione articolare su base autoimmune).
L’esame viene eseguito con una sonda ecografica nella regione interessata. La procedura non è dolorosa e non prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti ma di onde a ultrasuoni.
Non è prevista una particolare preparazione prima di eseguire l’esame.
ECOGRAFIA GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI
L’ecografia delle ghiandole salivari maggiori è un esame che valuta le ghiandole parotidi e sottomandibolari. Utile per caratterizzare la presenza di alterazioni delle ghiandole come calcoli, lesioni infiammatorie e neoformazioni. Una patologia autoimmune che colpisce le ghiandole salivari maggiori è la Sindrome di Sjögren, che causa una infiammazione cronica delle ghiandole esocrine con conseguente secchezza della bocca e degli occhi.
L’esame viene eseguito con una sonda ecografica nella regione del collo. La procedura non è dolorosa e non prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti ma di onde a ultrasuoni.
Non è prevista una particolare preparazione prima di eseguire l’esame.
CAPILLAROSCOPIA
La capillaroscopia è un esame che valuta i capillari presenti a livello del letto ungueale delle mani. Utile per caratterizzare alterazioni capillari in persone con disturbi di circolazione, in particolare in chi è affetto da Fenomeno di Raynaud. Questa sindrome è caratterizzata da una eccessiva sensibilità delle estremità delle dita al freddo: durante la prima fase le estremità diventano bianche (vasospasmo), durante la seconda fase blu (ripristino circolazione venosa), infine durante la terza fase rosse (ripristino circolazione arteriosa). La forma primaria è molto diffusa ed ha una causa ignota, la forma secondaria, invece, è meno frequente ma è associata a malattie autoimmuni sistemiche come sclerosi sistemica, miopatia infiammatorie idiopatiche, connettivite mista. La capillaroscopia permette di distinguere tra la forma primaria e secondaria del Fenomeno di Raynaud.
L’esame viene eseguito con una sonda ad alto ingrandimento che permette di visualizzare i capillari ungueali con un’alta definizione. È un esame non invasivo, non doloroso, di facile esecuzione e ripetibile.
Per eseguire l’esame bisogna avere le unghie libere da trattamenti perché limitano la visibilità (rimuovere smalto e gel almeno 2 settimane prima dell’esame), inoltre bisogna evitare traumi nelle 2 settimane precedenti come ad esempio onicofagia o manicure.