Dove trovarci: Viale C.Colombo 23 - 70017 - Putignano (BA) Contatti: 080 4051657

L’Isteroscopia in chiave diagnostica e terapeutica

L’isteroscopia è la procedura  AMBULATORIALE  attraverso cui il ginecologo  osserva e analizza dall’interno la cavità dell’utero , il canale cervicale e l’endometrio (tonaca mucosa dell’utero).  L’isteroscopia può avere finalità diagnostiche (isteroscopia diagnostica) oppure terapeutiche (isteroscopia  operativa).

Non è necessaria premedicazione analgesica.

INDICAZIONI

L’isteroscopia diagnostica trova impiego nella ricerca

di patologie dell’utero (es: fibromi uterini, polipi uterini, aderenze intrauterine ecc.),

nella raccolta di un campione di endometrio da sottoporre a biopsia e nell’individuazione delle cause di certe anomalie e sintomi (es: presenza di irregolarità mestruali, perdita insolita di sangue dalla vagina, dolore pelvico cronico, presenza di mestruazioni dopo la menopausa, infertilità ecc.).

L’isteroscopia operativa, invece, è una risorsa utile, principalmente, per:

il trattamento dei sopraccitati polipi e fibromi uterini

la correzione delle già citate aderenze intrauterine,

la rimozione di residui placentari post-abortivi o post-partum

la realizzazione della cosiddetta sterilizzazione tubarica o chiusura delle tube (forma di contraccezione permanente).

 

CONTROINDICAZIONI

gravidanza,

il carcinoma al collo dell’utero,

l’endometrite,

Diagnostica od operativa che sia, l’isteroscopia è una procedura eseguita generalmente in regime ambulatoriale o di Day Surgery; pertanto, salvo casi particolari, non prevede mai il ricovero in ospedale della paziente.

 

 

 

STRUMENTO

Lo strumento indispensabile all’esecuzione dell’isteroscopia è il cosiddetto isteroscopio.

L’isteroscopio è uno strumento  lungo tubicino, simile a una cannuccia , dotato di una telecamera e una fonte luminosa a un’estremità e collegato a un monitor, che serve alla riproduzione di quanto osserva la suddetta telecamera.

Con l’ isteroscopio , il ginecologo si serve dell’isteroscopio come sonda esplorativa dell’utero, dopo averlo introdotto all’interno della cavità uterina, attraverso la  vaginale e la cervice uterina.

È opportuno precisare, però, che l’isteroscopio è utile anche nell’esplorazione delle componenti del sistema riproduttivo femminile che attraversa prima di giungere all’utero, ossia le già citate vagina e cervice uterina.

Esistono due tipologie di isteroscopio: un isteroscopio del diametro di 4 millimetri, indicato specificatamente per le procedure di isteroscopia diagnostica e operativa , e un isteroscopio del diametro di 7-8 millimetri, il cui impiego è riservato esclusivamente alle procedure di isteroscopia operativa.

PREPARAZIONE

Prima di qualsiasi procedura di isteroscopia (indipendentemente che abbia valore diagnostico o terapeutico), la futura paziente deve sottoporsi a:

Un’attenta visita ginecologica con accurata anamnesi ed ecografia transvaginale.

QUANDO SI ESEGUE

Per le donne mestruate, il momento più indicato per eseguire un’isteroscopia è entro il 12 giorno  dalla mestruazione.  L’esecuzione della procedura in questo periodo del ciclo mestruale consente una visione migliore e più dettagliata dell’utero e delle sue cavità interne.

ESECUZIONE

La paziente si accomoda  su un apposito lettino, dotato di supporti per le gambe assume ( la cosiddetta posizione ginecologica) con un’inclinazione favorevole all’introduzione dei vari strumenti necessari alla procedura.

Non appena la paziente è in posizione e si sente a suo agio, interviene il ginecologo che SENZA USO DI SPECULUM E PINZE DA COLLO vi introduce delicatamente l’isteroscopio, al fine di condurlo nella cavità uterina.

Per condurre con facilità l’isteroscopio all’interno dell’utero, è indispensabile distendere le pareti della cervice uterina, del canale cervicale e della cavità uterina.

La distensione avviene  attraverso l’insufflazione di soluzione fisiologica

La distensione (o dilatazione) dell’utero è importante non solo per permettere la conduzione dell’isteroscopio, ma anche per consentire un’analisi migliore della sua anatomia interna.

In questa fase della procedura, è importante il monitoraggio attento, da parte dell’intero staff medico, della pressione intrauterina, la quale deve rimanere a un valore compreso tra i 60 e i 70 mmHg. Il mantenimento di tali valori pressori, infatti, evita la sovra-distensione delle pareti  uterina evitando complicanze come disturbi  neurovegetativi  nausea vomito vertigini sudorazione turbe della frequenza cardiaca.

Quando l’isteroscopio è finalmente nell’utero e quest’ultimo si è dilatato a sufficienza, comincia l’esplorazione visiva di cavità uterina, dell’ endometrio e del canale cervicale. Si ricorda che quanto riprende l’isteroscopio, attraverso la sua telecamera e con l’aiuto della fonte luminosa, è visibile dal ginecologo sull’apposito monitor esterno.

La tecnica piu comunemente da me usata personalmente e quella del” SEE AND TREATMENTS” :

Contestualmente si entra in cavità con isteroscopio e se si evidenzia patologia è  in quel  momento della procedura che hanno luogo i trattamenti nei confronti della patologia riscontrata .

Una volta terminata l’esplorazione e gli eventuali interventi terapeutici, si  provvede a estrarre con delicatezza l’isteroscopio; l’operazione di estrazione dell’isteroscopio è importante e fa parte anch’essa dell’isteroscopia: infatti, serve a valutare l’integrità dell’istmo uterino, ossia il punto di passaggio tra la cavità interna dell’utero e il canale cervicale.

QUALI SENSAZIONI PROIVA LA PAZIENTE DURANTE L’ISTEROSCOPIA

Senza la pratica dell’anestesia, la paziente potrebbe provare un leggero fastidio/dolore, durante l’introduzione dell’isteroscopio nella vagina e nel canale cervicale. Tuttavia, questa sensazione dura davvero poco

DURATA DELL’ISTEROSCOPIA

In genere, l’isteroscopia diagnostica dura 10-15 minuti; l’isteroscopia operativa, invece, ha tempi un po’ più lunghi, che si aggirano attorno ai 30 minuti.

Sulla durata dell’isteroscopia operativa incide lo scopo della procedura: per i trattamenti più semplici, i tempi d’intervento sono chiaramente più brevi che per i trattamenti più complessi.

QUANDO E ‘ PREVISTO IL RIENTRO A CASA

Dopo un’isteroscopia diagnostica o operativa, la paziente può tornare immediatamente a casa

RISCHI E COMPLICANZE

L’isteroscopia è una procedura sicura per la maggior parte delle donne. Infatti, è molto raro che possa dar luogo a effetti avversi o, peggio ancora, a complicanze.

Effetti avversi

Per effetti avversi di una procedura diagnostico-operativa, si intende problematiche di lieve entità e di carattere temporaneo.

Tra i possibili effetti avversi dell’isteroscopia, rientrano:

Lieve sanguinamento vaginale. Frutto di lesioni provocate dal passaggio dell’isteroscopio , lungo la cervice uterina e il canale cervicale, tale effetto avverso può durare da pochi giorni ad anche poco più di una settimana;

Dolore e crampi a livello addominale. Spesso, la sensazione dolorosa è controllabile con un antalgico, come il paracetamolo o l’ibuprofene (un FANS);

Senso di stanchezza e/o malessere;

Complicanze

Per complicanze di una procedura diagnostico-operativa si  intende  problematiche di una certa rilevanza clinica, che possono avere luogo durante o dopo la suddetta procedura.

In occasione di un’isteroscopia, il rischio di complicanze è meno dell’1%, quindi una vera rarità; tuttavia, occorre precisare che tale rischio varia a seconda del tipo di isteroscopia: l’isteroscopia diagnostica, difatti, è meno rischiosa dell’isteroscopia operativa, la quale è di fatto un intervento di natura chirurgica.

Tra le potenziali complicazioni delle procedure di isteroscopia diagnostica/operativa, si segnalano:

La perforazione uterina;

La perforazione vescicale;

Infezioni ascendenti

RISULTATI

Isteroscopia diagnostica. Se dalla procedura emerge la presenza di una grave condizione, si informa immediatamente la paziente di quanto sopra e le espone i possibili trattamenti.

Nel caso in cui l’isteroscopia diagnostica servisse alla raccolta di un campione di endometrio da sottoporre a biopsia, i risultati di quest’ultima saranno pronti nel giro di 40 giorni.

Isteroscopia operativa. È una procedura che, senza essere particolarmente invasiva, permette di curare con esito soddisfacente diverse patologie, anche in questo caso l’esito dell’esame istologico prevede un’attesa di circa 40 gg

Grazie a ciò e al fatto di non richiedere un ricovero ospedaliero, l’isteroscopia operativa è una soluzione terapeutica sempre più in voga.

 

QUANDO E ‘ PREVISTO IL RIENTRO A CASA

Dopo un’isteroscopia diagnostica o operativa, la paziente può tornare immediatamente a casa

Cosa può fare una donna dopo un’isteroscopia?

Dopo un’isteroscopia, la paziente può tranquillamente mangiare e bere come da consuetudine, e fare una doccia.

Cosa non può fare una donna dopo un’isteroscopia?

Alle donne che hanno sostenuto un’isteroscopia, si  raccomandano l’astensione dall’attività sessuale per circa 2-3 giorni o, in presenza di sanguinamento vaginale, fino al termine di quest’ultimo. Si tratta di una misura precauzionale atta a prevenire le infezioni.